Nella memoria di chi resta un fan della celebre trilogia di Zemeckis sono scolpite le scene, le battute dei protagonisti e le sequenze che nei tre episodi hanno fatto il successo di Ritorno al Futuro. Sui social network si ritrovano anche cimeli e segreti degli episodi usciti nel 1985, 1989 e 1990.
E’ possibile anche scovare delle scene mai viste, tagliate in fase di post-produzione per esigenze diverse ma pur sempre preziose per chi oggi celebra 30 anni della serie (se siete curiosi basta andare qui). La febbre non passa e persino i luoghi del film – ben 30 anni dopo – restano meta di pellegrinaggio, oltre agli Universal Studios di Orlando, in Florida, dove si conservano numerosi originali oggetti di scena. Se si vuole seguire le tracce di chi ne ha fatto un vero e proprio itinerario a tema, basta seguire virtualmente il percorso in qualche stato degli States: le case, gli ambienti e persino i rami, come quello su cui si arrampica George, il padre di Marty, per spiare la sua futura moglie Lorraine (alias Lea Thompson).
Una febbre che continua a contagiare molti, oggi, come avvenne in passato, al lancio del film: Back in time promosso nell’estate scorsa (di cui è disponibile ancora un trailer introdotto da Micheal J. Fox oggi) ha ripercorso il suo successo e l’influenza che ha avuto su molte persone comuni ma anche personaggi del nostro tempo.
E a proposito di presente e futuro, c’è chi ha osservato preziosi elementi premonitori in varie sequenze del primo episodio di Back to the future, scovando strane analogie ed impressionanti coincidenze sul set rispetto a quanto realmente avvenne poi nel 2001 negli Stati Uniti, l’11 settembre. Le due torri, gemelle – come gemelle sono le due cime del nome del centro commerciale, Twin Peaks Mall – per la scena dell’attentato a Doc. Anche l’orario d’arrivo dei terroristi è all’1:19 (che capovolto restituisce la data della strage al WTC) così come l’orario impostato sulla DeLorean per il primo viaggio a 88 miglia all’ora. E che dire della scena a casa di Jennifer, la ragazza di Marty, nell’episodio II? Sulla sua TV resta un’immagine dello skyline newyorkese in cui campeggiano in primo piano le due torri che saranno colpite 12 anni dopo l’uscita del secondo film.
E oggi?
Il futuro della trilogia sembra possibile. Almeno stando ad un divertente trailer girato per anticipare un possibile sequel alla trilogia degli anni ’80.
Doc – un Christoper Lloyd segnato dal tempo – è il più sorpreso alla notizia: del resto chi non ricorda la sua esclamazione più famosa Grande Giove! (Great Scott!)
Marty gli appare in un ologramma prima di intraprendere un viaggio con lui nel 2040 a bordo di una DeLorean 3.0, partendo non dalla California ma da una scenografica New York illuminata sullo sfondo.
Ma il video che è decisamente ricco di parodie su personaggi del nostro tempo e – almeno per il momento resta una sensazionale idea promozionale per celebrare la trilogia. I fan vorrebbero davvero un Ritorno al Futuro – episodio IV, ma i protagonisti dopo 30 anni non sarebbero più gli stessi ed i produttori di Hollywood sono perplessi. Almeno per ora…
[foto: Youtube]